Oscar Mammì, il padre della prima legge organica sull’emittenza radiotelevisiva, è morto ieri all’età di novant’anni dopo una lunga malattia. Nato a Roma, si laureò in economia e commercio e venne assunto in banca, dove cominciò ad appassionarsi alla politica. Si iscrisse al Partito Repubblicano e fu eletto alla Camera dei Deputati per un quarto di secolo, dal 1968 al 1992, ricoprendo il ruolo di ministro sia negli anni di piombo che nella fase del pentapartito.
In qualità di ministro per le Poste e Telecomunicazioni, nel 1990 presentò una discussa legge che riordinava il settore radiotelevisivo, allora in forte espansione, sancendo di fatto la divisione fra tv pubblica e tv privata, incarnata dal duopolio Rai-Mediaset. Con lo tsunami di Mani Pulite lasciò il parlamento e si ritirò a vita privata, pur concedendosi qualche uscita pubblica debuttando come attore nella fiction di Rai Tre, “Walter e Giada. I migliori anni della nostra vita“, ispirata al romanzo “I promessi sposi.