Nel 2021 il mercato televisivo italiano varrà 8,3mld di euro con una crescita nei prossimi due anni a un tasso medio annuo del 3,5%. Numeri positivi soprattutto per broadband e pay tv.
Il XIII Rapporto ITMedia Consulting, II mercato televisivo in Italia: 2019-2021 – Al centro della rivoluzione, registra come “anche in Italia il settore televisivo si trova ad affrontare la crescente competizione multi-dispositivo e multi-piattaforma dei contenuti audiovisivi che impone a tutti i broadcaster di sviluppare nuovi approcci al mercato e nuove strategie per competere con i tradizionali rivali e soprattutto con i giganti online”.
Entro la fine del 2020 l’offerta tv trasmessa in BbTv (broadband) sarà presente in 9,2mln di abitazioni (5,9mln nel 2019), per un tasso di crescita media annua del 25%. Secondo ITMedia Consulting, il free to air cederà il suo ruolo primario, mentre esploderà la pay tv che passerà dal 43% di fine 2019 al 55% del totale famiglie italiane. Con un tasso di crescita del 3,5%, il mercato tv italiano raggiungerà quota 8,3mld di euro, grazie “soprattutto al recupero previsto nel 2020 che riporterà i ricavi ai livelli del 2018”.
Nel 2021, secondo ITMedia Consulting, “il panorama televisivo italiano sarà radicalmente cambiato. L’ingresso di Netflix e lo sviluppo dei cosiddetti servizi non lineari o di video on demand (VOD) ha aperto una nuova era nel mondo dei contenuti e del video intrattenimento, con un forte impatto su tutti gli elementi della catena del valore, sui modelli di business. La crescente diffusione della banda ultra-larga, e dell’imminente diffusione del 5G, sta infatti imponendo nuovi format di consumo collegati ai servizi non lineari e a richiesta, che diventano una componente sempre più significativa della dieta televisiva”.