La sfida tra AT&T e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump inizierà domani sui banchi del tribunale antitrust e ha tutte le carte in regola per lasciare il segno sul panorama statunitense. La compagnia telefonica americana ha appena acquisito la multinazionale del settore del cinema Time Warner per 85 miliardi di dollari ed è stata accusata da Trump di danneggiare il livello di concorrenza del mercato, creando un colosso praticamente imbattibile.
L’esito di questo duello potrebbe avere dei risvolti non solo sul caso particolare, ma anche sui futuri merger ancora in fase di trattativa in diversi settori, come quello tra Comcast e la 21st Century Fox. La AT&T non è nuova a questo genere di fusioni e non ha intenzione di mollare la presa sulla Time Warner, che gli permetterebbe di competere con giganti come Netflix, Amazon e Youtube. Donald Trump e l’antitrust, d’altro canto, continuano a voler contrastare l’acquisizione che, a loro avviso, darebbe vita a una posizione dominante nel mercato delle Pay-Tv danneggiando i consumatori. I toni usati da entrambe le parti sono stati finora molto duri, e presto verrà messa la parola definitiva a quello che è considerato il “processo del secolo”.