Dal 5 al 9 aprile 2017 si terrà la trentunesima edizione del Bolzano Film Festival Bozen, che quest’anno vede la partecipazione di due film proiettati nella scorsa edizione di MIA. Il primo è La Ragazza del Mondo (BarbaryFilms, CSC Productions), di Marco Danieli, storia di Giulia (Sara Serraiocco), cresciuta in una famiglia di Testimoni di Geova alle prese con l’amore per Libero (Michele Riondino), un sentimento che la sua educazione religiosa bolla come proibito e peccaminoso. Il secondo è Liberami (MIR Cinematografica con Rai Cinema) di Federica Di Giacomo, già vincitore a Venezia della Sezione Orizzonti come Miglior Film; il documentario, interamente girato a Palermo, racconta di Padre Cataldo, prete esorcista, e della pratica dell’esorcismo a metà tra convinzioni religiose e credenze popolari.
Altri italiani presenti al Festival sono I Figli della Notte di Andrea De Sica (Vivo Film, Rai Cinema, TarantulaBelgique con il supporto di MiBACT, Eurimages, IDM Südtirol – Alto Adige Film Fund &Commission BSL), film del 2016 che racconta di Giulio (Vincenzo Crea), diciasettenne confinato in un collegio privato per i rampolli dell’alta società, un istituto dalle regole ferree da cui cerca di scappare con l’amico Edoardo (Ludovico Succio). Ancora, Tizza Covi e RainerFrimmel portano Mister Universo (Vento Film), una storia tra la finzione e il documentario in cui si racconta di Tairo, giovane domatore di leoni di un circo che intraprende un viaggio per cercare Arthur Robin, ex Mister Universo. Gli attori interpretano loro stessi.
Rolando Colla porta 7 Giorni (Solaria Film, Peacock Film), una storia d’amore proibito su un’isola siciliana, mentre il regista di Bolzano Ronny Trocker sarà presente con Die Einsiedler (Gli Eremiti), film girato tra le alpi altoatesine che racconta di Albert, quarantenne solitario, e dei suoi genitori, confinati in un maso sulle montagne in cui vivono da reclusi. Tra i documentari, saranno presenti Enrico Maria Artale con Saro (Film After Film in collaborazione con Bright Frame e Young Films), la storia di un uomo alla ricerca del padre perduto anni prima, e Beatrice Segolini con The GoodIntentions (ZeLIG), documentario autobiografico che racconta la famiglia della regista, il loro passato, un tabù inconfessabile.