Claudio Santamaria si conferma ormai indiscusso eroe mascherato del grande schermo. Dopo “Lo chiamavano Jeeg Robot” si trasforma ancora una volta in un supereroe sui generis, storpio, pelato e malconcio.
Diretto da Cosimo Gomez (vincitore, con lo stesso soggetto, del Premio Solinas 2012) “Brutti e cattivi” è stato presentato a Venezia 74 nella sezione Orizzonti, racconta la strana storia del Papero (Claudio Santamaria), un mendicante senza gambe e leader carismatico di una banda di freaks pronti alla rapina del secolo.
Stravagante, politicamente scorretto e anche un po’ trash, “Brutti e cattivi” è il “Freaks” del nuovo millennio, rivisitato in chiave dark comedy.
Tra atmosfere pulp e slapstik, il chiassoso gruppo strampalato formato dalla Ballerina senza braccia (Sara Serraiocco), il Merda Giorgio Armani (Marco D’Amore – sì, proprio Ciro l’Immortale di Gomorra) e il nano Plissé (Simoncino Martucci), mago delle casseforti e inguaribile tombeur de femmes, diverte e soddisfa anche lo spettatore più esigente.