In arrivo a Cinecittà investimenti in sostenibilità e strategie digitali dal Pnrr con il fine di rinvigorire il cinema nostrano e invogliare le produzioni straniere a girare in Italia.
Cinecittà, tempio sacro del cinema italiano, luogo tanto amato dal celebre Fellini, si prepara ad accogliere i 300 milioni stanziati dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per rivitalizzare e ampliare i famosi studios. Le risorse serviranno a dare inizio al piano di rilancio dell’industria creativa a opera del Ministro della cultura Dario Franceschini, il quale intende aumentare gli spazi a disposizione degli studios attraverso l’ingresso di un partner industriale come Cassa depositi e prestiti. L’istituzione finanziaria italiana possiede, infatti, un terreno confinante con Cinecittà. Inoltre, il Ministro Franceschini pianifica di ridisegnare la prospettiva di Cinecittà attraverso la valorizzazione delle maestranze della tradizione.
Nell’ottica del potenziamento di Cinecittà, sono stati già assegnati 35 milioni di euro ai quali si aggiungeranno gli altri 300 del Pnrr. Questi mezzi serviranno anche a dare un nuovo slancio alla Fondazione centro sperimentale di cinematografia attraverso lo sviluppo di nuove infrastrutture tecnologiche e a potenziare la Cineteca nazionale.
Grazie all’apripista degli Studios hollywoodiani, dal 2011 anche in Italia si è iniziato a parlare di sostenibilità ecologica dell’industria cinematografica. Il tema della sostenibilità ambientale dei processi produttivi si pone quindi in modo urgente anche per il settore cinematografico; ragion per cui, vi è una forte necessità di investimenti in sostenibilità e innovazione del settore. Per la transizione digitale e verde, il Pnrr ha quindi messo a disposizione 155 milioni.
Il focus sulla tecnologia è previsto anche in un’altra serie di iniziative previste dal piano in ambito culturale. Mezzo miliardo è dedicato alle piattaforme e alle strategie digitali per allargare l’accesso al patrimonio culturale. Attraverso, dunque, l’affiancamento di percorsi virtuali a quelli in presenza, il Pnrr ha l’intento di creare un’infrastruttura digitale in cui far confluire il patrimonio digitalizzato e mettere a sistema le esperienze già esistenti.
Oltre a ciò, si dovrà anche lavorare alla creazione di nuovi contenuti da proporre attraverso servizi digitali ad alto valore aggiunto. Obiettivo che richiede la discesa in campo di startup innovative e di imprese creative. Un miglioramento della tecnologia è richiesto anche per quanto riguarda il consumo energetico negli spazi dove si vive la cultura: musei, teatri e cinema. I costi elevati di manutenzione sono spesso legati ad impianti vecchi e poco sostenibili, per questo il Pnrr ha previsto 300 milioni per modernizzare in un’ottica green i sistemi energetici.
Sempre in una prospettiva di maggiore vivibilità dei luoghi d’arte, 300 milioni sono stati destinati alla rimozione delle barriere architettoniche, senso-percettive, culturali e cognitive di musei, monumenti, aree archeologiche, parchi, biblioteche e archivi. Un intervento necessario per le tante realtà in cui l’accesso da parte delle persone con disabilità è tutt’ora complicato.