In un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini ha parlato di un ambizioso progetto di rinnovamento di Cinecittà.
Come ha dichiarato il Ministro, «l’ipotesi su cui stiamo lavorando è che il gruppo Cassa Depositi e Prestiti entri in Cinecittà. Questo consentirà di conferire a Cinecittà un’area grande come quella attualmente occupata dagli studios. Un’area di proprietà di Cdp, che confina con Cinecittà e che consentirebbe di raddoppiarne gli spazi e allo stesso tempo di far entrare un partner industriale, ovvero Cdp o le sue società. Stiamo costruendo le condizioni per un salto di qualità assoluto: una grande operazione industriale per l’Italia e per Roma. Non è fuori luogo parlare di Hollywood europea».
Nella stessa intervista, Franceschini parla inoltre della trasformazione da Srl a SpA dell’Istituto Luce-Cinecittà, a cui dal 2017 fanno capo gli studios, come previsto dalla legge di Bilancio; tale passaggio, secondo Franceschini, sarà un’opportunità di aprirsi ad altri soggetti pubblici, oltre al ministero dei Beni culturali e a quello dell’Economia.
Tra gli altri temi affrontati nel corso dell’intervista, il progetto “Netflix per la cultura”, che potrebbe integrarsi con quello di Cinecittà, e infine una dichiarazione sugli incentivi fiscali al cinema: “a partire dal 2016 il fondo per il cinema, che alimenta i crediti d’imposta, è arrivato a 400 milioni di euro. Quest’anno per far fronte all’emergenza abbiamo aggiunto 150 milioni, così da portare l’aliquota del tax credit dal 30 al 40%. Con la legge di Bilancio le risorse del fondo cinema aumentano di 240 milioni, passando a 640 milioni totali l’anno. Questo ci consentirà di mantenere in via strutturale il credito d’imposta al 40%“.