L’Associazione Produttori Audiovisivi (APA) ha pubblicato il Rapporto sulla Produzione Audiovisiva Nazionale “Presente e futuro dell’audiovisivo”, dedicato al settore dell’intrattenimento nella stagione 2018 – 2019.
Il rapporto APA, disponibile sul sito dell’associazione, raccoglie i dati del C.e.R.T.A. (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi) relativi al complesso scenario del settore entertainment.
Nel periodo preso in esame, i prodotti di intrattenimento raggiungano complessivamente un totale di 15.929 ore, calcolato sulla base di 526 contenuti – al netto delle repliche – di cui 422 sono programmi, 79 gli extra e 25 gli spin-off .
Negli anni di riferimento, l’impatto forte dell’internazionalizzazione e dell’innovazione tecnologica ha inevitabilmente determinato un’evoluzione del mercato: frammentazione dei consumi su molteplici canali e piattaforme, incremento della domanda di contenuti (+15%), differenziazione dei modelli d’offerta, crescita della produzione indipendente (+2%). A partire da queste stime, lo scenario di riferimento risulta positivo.
L’intrattenimento ricopre inoltre un ruolo decisivo nelle fasce orarie serali (33% in prime time) con ottime percentuali di ascolto relative, in particolare, al “light entertainment” (talk, talent, reality) e alle novità di stagione (35% del totale); riguardo, invece, al daytime, vince il genere “contenitore”.
Il rapporto APA fornisce un’ampia panoramica relativa ai format, all’attività delle case di produzione italiane (in termini di programmazione, fasce orarie e produzioni originali) e al ruolo svolto dai player internazionali di paesi come Gran Bretagna, Stati Uniti, Israele, Francia e Spagna.
Il rapporto APA offre la possibilità di guardare in maniera più consapevole a tutto il settore del branded entertainment e di valutarne il valore “d’uso”, in termini di effetti economici, offerta televisiva, sperimentazione dei contenuti e audience development.