Milioni di smart TV vendute negli USA registrano le abitudini dei loro utenti ed identificano gli atri dispositivi della rete domestica per indirizzare loro delle pubblicità mirate.
Da un’inchiesta del New York Times é emerso che milioni di smart TV vendute negli USA registrano le abitudini dei loro utenti per poi inviarle ad alcune aziende, le quali si servono di questi dati per mandare loro pubblicità mirate sugli altri dispositivi della rete domestica.
Il quotidiano statunitense ha analizzato in particolar modo il sistema di una nota smart TV americana, Samba TV. Questa azienda ha pagato produttori televisivi, quali Philipps e Sony, per far inserire sui loro televisori il proprio software, in modo tale da registrare le interazioni dei propri utenti, di cui hanno ottenuto il consenso con una formula del contratto risultata alquanto vaga. Una volta attivato, il software di questa smart TV é in grado di registrare tutti i film e programmi visionati dall’utente e, soprattutto, ha la capacità di identificare gli altri dispositivi della rete domestica per inviare loro delle pubblicità mirate in base ai dati raccolti dal software.
La Samba TV non é stata la prima azienda ad utilizzare questo sistema; infatti nel 2017 il produttore di elettronica Vizio é stato multato dal New Jersey e dalla Commissione federale sul commercio per aver utilizzato le proprie smart TV per registrare e vendere i dati di milioni di utenti senza il loro consenso.