In un mondo in cui l’accesso alle informazioni è sempre più immediato e gratuito, che spazio rimane al giornalismo investigativo? In che modo i filmmaker lavorano con i giornalisti per arrivare ad uno storytelling che non sia frettoloso o sbrigativo, all’inseguimento delle ‘breaking news’, ma che si dia il tempo e l’attenzione di quei grandi film in grado di arrivare al cinema, di vincere Festival e cambiare la percezione del pubblico?
Come e perché i documentari d’inchiesta vengono commissionati e prodotti dai migliori decision maker internazionali è l’argomento che verrà affrontato da MIA|DOC in un a serie di incontri il venerdì 20 ottobre introdotti da una conversazione con il vincitore del Sundance Festival Eugene Jarecki, i cui documentari creativi e d’inchiesta hanno contribuito a plasmare il dialogo politico negli Stati Uniti degli ultimi anni. I lavori di Eugene comprendono: The House I Live In, Why We Fight, The Trials of Henry Kissinger, Reagan, Freakonomics e Promised Land.
Questa conversazione sarà seguita da una sessione in cui ci si interrogherà sul ruolo dei broadcaster nel documentario di inchiesta, tra l’esigenza di un giornalismo rigoroso ed accurato e la difficoltà crescente a reperire le risorse necessarie per garantirne la qualità.
La sessione che si terrà venerdì 20 ottobre all’Hotel Bernini verrà prodotta e moderata da Catherine Olsen, International Documentary Consultant & Executive Producer – PASSIONATE 4 DOCS – Canada.
Saranno presenti al panel gli speakers:
Jason Mojica – Executive Producer – VICE Documentary Films – USA
Marie Nelson – Vice President, News & Public Affairs – PBS – USA
Lars Safstrom – Commissioning Editor, current affairs – SVT – Sweden
Claudia Bucher – Head of THEMA and Geopolitics – ARTE – France
Yoko Imai – Senior Producer / International Co-production and Acquisitions – NHK – Japan