Tutto pronto per la 40° edizione del Festival Internazionale di Mosca che inizierà domani. Scopriamo i film italiani in concorso.
Il Festival Internazionale del Film di Mosca si terrà quest’anno dal 19 al 26 Aprile 2018: il consueto appuntamento del mese di giugno è stato anticipato di due mesi per non sovrapporsi ai mondiali di calcio 2018. Il Festival prenderà il via con la proiezione di Napoli Velata di Ferzan Ozpeteck, selezionato come Film d’apertura della 40° edizione e che sarà anche in Concorso. Gli altri italiani in gara saranno Roberta Torre nella Sezione Film con Riccardo va all’inferno, e Giuseppe Carrieri con Hanaa nella Sezione Documentari.
Una presenza importante, quella italiana a Mosca: tra gli altri invitati al Festival ci saranno anche Matteo Botrugno e Daniele Coluccini con Il contagio, tratto dall’omonimo romanzo di Walter Siti, Francesca Archibugi con Gli sdraiati, tratto dal libro di Michele Serra, Paolo Virzì con The Leisure Seeker. A chiudere la delegazione ci sarà l’A.D. di Rai Cinema Paolo Del Brocco come membro della Giuria Internazionale. Infine, tra i film in concorso ci sarà anche Land di Babak Jalali, co-produzione tra Italia, Messico, Francia e Paesi Bassi, passato dal NCN 2012.
Inoltre, a pochi giorni dalla scomparsa di Vittorio Taviani, il tributo che era già stato annunciato per i fratelli Taviani assume un valore ancor più importante. Saranno proiettato infatti il film San Michele aveva un gallo, tratto da un racconto di Tolstoj, e Una questione privata, dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio.
Il responsabile per la sezione italiana del Festival di Mosca, Peter Shepotinnik, ha commentato così la forte presenza italiana a Mosca: “Il cinema italiano è sempre stato ospite d’onore al Festival di Mosca. L’immenso Federico Fellini è stato premiato due volte, Luchino Visconti è stato in Giuria; e ancora Michelangelo Antonioni, Tonino Guerra, Bernardo Bertolucci, Pietro Germi, Damiano Damiani, i fratelli Taviani hanno presentato i loro capolavori al pubblico russo sin dagli anni ‘60. Pier Paolo Pasolini, invece, è stato vittima della censura fino alla Perestrojka. Anche gli autori contemporanei contano su un pubblico di ammiratori affezionati a Mosca, per questo siamo felici del ritorno di maestri affermati come Ferzan Ozpetek e Roberta Torre e di giovani promesse come Matteo Botrugno, Daniele Coluccini e Giuseppe Carrieri”