Sono stati annunciati dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani i titoli dei tre film finalisti al Lux Film Prize, quest’anno giunto all’undicesima edizione.
Il primo è quello di Robin Campillo, intitolato BPM – 120 battements par minute, che racconta la storia di un gruppo di attivisti dell’associazione Act Up – Paris, determinati a dare maggiore visibilità alla piaga dell’AIDS nella Francia del 1992.
Il secondo film è l’esordio della regista svedese Amanda Kernell, Sámi Blood, ambientato negli anni ’30 del ‘900. È la storia di una giovane ragazza lappone che, sognando una vita diversa, lascia la sua comunità di origine per cercare di inserirsi nella società scandinava, dove però sarà vittima di razzismo e incomprensione.
Il terzo film di Valeska Grisebach, Western, è la storia di alcuni operai tedeschi che lavorano in una centrale idroelettrica in Bulgaria. La regista tedesca adopera lo schema del western classico per parlare di immigrazione economica e integrazione.
Il vincitore sarà proclamato il 15 novembre nella sede del Parlamento europeo a Strasburgo e la pellicola vincitrice sarà sottotitolata nelle 24 lingue ufficiali dell’UE.