La Weinstein Company dichiarerà bancarotta. Questa è la notizia riportata dai media statunitensi, secondo cui l’azienda fondata da Hervey Weinstein e da suo fratello Robert sarebbe ormai costretta al fallimento.
Il noto produttore cinematografico travolto dalle accuse di abusi sessuali era stato espulso dalla società lo scorso ottobre, nonostante non risulti ancora imputato di alcun crimine. La Weinstein Co., intanto, aveva tentato di portare avanti diverse trattative di vendita, tutte però finite con esito negativo. Per ultimo, un gruppo di investitori capeggiato da Maria Contreras-Sweet era pronto a rilevare la società per circa 500 milioni di dollari, ma il procuratore generale di New York ha avviato un’azione legale contro i fratelli Weinstein e la società per evitare che la vendita potesse lasciare le vittime degli abusi senza alcun risarcimento, facendo così saltare l’accordo.
Per cui il consiglio d’amministrazione della società si è visto costretto a dichiarare che “Pur riconoscendo come questa scelta sia profondamente dannosa per i nostri dipendenti, per i creditori e per ogni vittima, il consiglio non ha altra scelta che cercare l’unica opzione praticabile per massimizzare il valore residuo dell’azienda: una procedura di fallimento”.