Gli sceneggiatori del docufilm L’anima e il sangue, che racconta la vita di Caravaggio, si sono dimenticati il soggiorno di sei mesi dell’artista a Messina e il sindaco della città siciliana, Renato Accorinti, ha reagito stizzito: “questo è ostracismo culturale”. In effetti, al museo regionale di Messina, sono custodite le due opere La resurrezione di Lazzaro e l’Adorazione dei pastori che sono considerate tra i primi capolavori dell’artista lombardo.
La posizione del sindaco Accorinti non considera però quella che è la situazione del museo. Nel 2016 infatti la struttura ha contato appena 19mila biglietti acquistati, e le testimonianze dei visitatori pubblicate su Tripadvisor lamentano numerosi disservizi e disagi, come l’assenza di audioguide e i volantini illustrativi scritti con la macchina da scrivere e messi in buste di plastica. Anche la gestione delle assunzioni dei custodi tramite cooperative risulta poco chiara, in quanto i dipendenti non vengono direttamente chiamati da enti pubblici ma attraverso agenzie che gestirebbero la manodopera . Ma tutti questi problemi risultano comunque secondari a fronte del furto di 260 opere sparite nell’arco di 10 anni, di cui per fortuna almeno 50 ritrovate.