Paul McCartney ha sposato l’ultimo trend tecnologico della realtà virtuale e dei video a 360°. La scorsa estate infatti era uscito Pure McCartney, un album che riassumeva la formidabile carriera solista del baronetto, ma la vera novità era che l’album era accompagnato da una serie di video realizzati con il team di Jaunt VR, leader nel settore, azzardando un esperimento che mescolava tradizione e futuro, nuove tecnologie e memoria. I video girati nel suo studio, ricchi di immagini inedite e di parecchi trucchi digitali per farci entrare nel “backstage” di Sir Paul, costituiscono una vera e propria serie di documentari diretta da Tony Kaye.
Oltre a Kaye, al progetto hanno partecipato l’ingegnere del suono Geoff Emerick e i produttori esecutivi Cliff Plumer, Lucas Wilson e Doug Allenstein, e la rimasterizzazione è stata realizzata in Dolby Atmos. Senza dubbio il desiderio di McCartney è quello di coinvolgere nella sua musica un pubblico nuovo, quello dei nativi digitali che con le nuove tecnologie hanno un rapporto quotidiano e diretto. Ogni brano sarà personalizzato all’interno dell’applicazione Jaunt VR, disponibile su iOS, Android, Gear VR, Oculus Rift, HTC Vive e Desktop 360. Come ha detto Cliff Plumer, presidente di Jaunt Studios. “Con la realtà virtuale Paul McCartney entra direttamente in contatto con i suoi fan, per condividere i suoi pensieri e le esperienze più intime in un modo completamente nuovo, personale e immersivo”.