Per distribuire i finanziamenti pubblici al cinema italiano sono stati introdotti sistemi automatici per annullare la discrezionalità. 400 milioni di euro l’anno per aiutare il mondo del cinema.
Sono stati stanziati dallo Stato 400 milioni di euro annui, operativi dal primo gennaio 2017, per aiutare l’intero settore cinematografico: le case di produzione, di distribuzione, gli esercenti che gestiscono nuove sale o recuperano cinema storici, gli autori emergenti, le imprese straniere che decidono di investire in Italia e le imprese italiane che invece lavorano a produzioni estere. Un aiuto che quindi segue il mondo del cinema dalla creazione del prodotto fino alla sua uscita nelle sale cinematografiche.
Il Ministro della cultura uscente Franceschini ha anche voluto sottolineare il metodo di assegnazione di questi fondi: verranno utilizzati dei sistemi automatici per distribuire i finanziamenti, così da ridurre a zero il rischio di discrezionalità da parte del Ministero.
La società di consulenza “Andersen Tax & Legal” ha inoltre tentato di fare chiarezza sul tipo di finanziamenti pubblici e sui modi più facili per accedervi. Per cui fanno parte di questo piano:
– incentivi fiscali: 221 mila euro (pari al 55,25% del totale);
– contributi automatici: 50 mila euro (12,50%);
– contributi selettivi: 32 mila euro (8%);
– contributi alla promozione cinematografica e audiovisiva: 40 mila euro (10%);
– contributi alla formazione: 12 mila euro (3%);
– piano straordinario per il potenziamento delle sale cinematografiche: 30 mila euro (7,5%);
– piano straordinario per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo: 10 mila euro (2,5%);
– sezione speciale per l’audiovisivo del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese: 5 mila euro (1,25%).