Il secondo lungometraggio di Donato Carrisi, L’uomo del labirinto, sarà distribuito in 72 paesi, per una cifra record di circa 1,5 milioni di euro.
L’uomo del labirinto con Toni Servillo e Dustin Hoffman approderà in 72 paesi tra cui Stati Uniti, Cina, Australia, Medio Oriente, Francia, Germania, Spagna, Paesi dell’ex Unione Sovietica per una cifra record di circa 1,5 milioni di euro, ovvero il minimo garantito totale originato – nel complesso – dalle vendite. Il film è prodotto da Gavila con la produzione esecutiva di Colorado Film ed è stato distribuito nelle sale italiane da Medusa Film.
Sinossi – L’uomo del labirinto
«Questo è un gioco, vero?»
Samantha Andretti è stata rapita una mattina d’inverno mentre andava a scuola. Quindici anni dopo, si risveglia in una stanza d’ospedale senza ricordare dove è stata né cosa le è accaduto in tutto quel tempo. Accanto a lei c’è un «profiler», il dottor Green: sostiene che l’aiuterà a recuperare la memoria e che insieme cattureranno il mostro. Ma l’avverte che la caccia non avverrà là fuori, nel mondo reale. Bensì nella sua mente. «Questo è un gioco, vero?» ripete, dubbiosa, la ragazza.
Bruno Genko è un investigatore privato. Quindici anni prima è stato ingaggiato dai genitori di Samantha per ritrovare la figlia. Adesso che la ragazza è riapparsa, sente di avere un debito con lei e proverà a catturare l’uomo senza volto che l’ha rapita. Ma quella di Genko è anche una lotta contro il tempo. Perché un medico gli ha detto che gli restano due mesi di vita. E, per uno scherzo del destino, quei due mesi sono scaduti proprio nel giorno in cui Samantha è tornata indietro dal buio. Chi giungerà prima alla verità: l’investigatore o il profiler?… Ma siamo sicuri che, alla fine di tutto, ci sia un’unica verità? Perché questa non è un’indagine come le altre… Qualcuno ha un segreto, qualcuno sta mentendo. E da qualche parte, là fuori, c’è un labirinto pieno di porte. E dietro ognuna si nasconde un enigma, un inganno.
In questo gioco nella mente dello spettatore, il labirinto di cui sei prigioniero è già dentro di te.