Porno e Libertà di Carmine Amoroso (Zut Film) ha vinto il Nastro d’Argento 2017 come miglior documentario nella sezione Cinema del Reale; Naples ’44 di Francesco Patierno (Dazzle Communication, Rai Cinema) è stato premiato come miglior docufilm; mentre Acqua e Zucchero. Carlo Di Palma, i colori della vita di Fariborz Kamkari (AcekSrl) riceve il Nastro come miglior documentario di Cinema e Spettacolo. Tutti e tre i vincitori sono stati proiettati nelle due precedenti edizioni di MIA.
Porno e Libertà (MIA 2015) racconta della genesi del porno nell’Italia degli anni ’70, di come il genere sia diventato un movimento di protesta e di liberazione sessuale in un paese conservatore e cattolico, e delle implicazioni politiche del porno, come ad esempio l’elezione di Ilona Staller al Parlamento italiano per il Partito Radicale.
Naples ’44 (MIA 2016), tratto dall’omonimo romanzo di Norman Lewis, narra l’esperienza di un soldato britannico di stanza a Napoli durante la guerra, e descrive come la città cerchi di mantenersi viva nonostante la paura costante dei bombardamenti.
Acqua e Zucchero (MIA 2016) è un documentario sulla vita di Carlo Di Palma, direttore della fotografia di grandi registi italiani come De Sica, Visconti, Antonioni e di maestri internazionali come Woody Allen. Un viaggio nel grande cinema italiano narrato attraverso le parole di chi ha conosciuto Di Palma personalmente.
Riceve inoltre un premio speciale alla regia Vangelo di Pippo Delbono (Stemal Entertainment), anche questo proiettato al MIA 2016. Il documentario sviluppato in parallelo con l’omonimo lavoro teatrale di Delbono racconta le storie dei rifugiati nei centri di accoglienza raccolte dal regista ligure.