Crisi Netflix? A Wall Street il titolo del colosso USA cala del 14% deludendo le aspettative sulla crescita degli abbonati nel trimestre.
Tira aria di crisi per Netflix, il colosso chiude in calo il trimestre. A Wall Street il titolo del più famoso servizio VoD streaming è sceso del 14%, con ricavi pari a 3,91 miliardi contro stime per 3,94 miliardi. Al di sotto delle attese anche l’aumento degli abbonati, cresciuti a livello mondiale solo di 5,2 milioni contro i 6,2 previsti, per un totale attuale di 130 milioni.
Il risultato negativo di Netflix è da addebitare soprattutto agli altri OTT concorrenti, primo tra tutti Amazon che, grazie al servizio Prime Video, continua a essere il principale antagonista dell’azienda di Reed Hastings. Da non sottovalutare neanche YouTube che nel marzo 2017 ha lanciato negli USA YouTube Tv. Sul fronte dei social network si è affacciato alla tv Instagram che ha recentemente dato la possibilità ai propri utenti di caricare video della durata di un’ora.
Ora Netflix punta a recuperare scommettendo sui contenuti. Dopo i 90 milioni di dollari per il fantasy interpretato da Will Smith, Bright, il colosso americano ha chiuso il contratto per Six Underground, film diretto da Michael Bay (Transformers) per il quale si prevede un budget di 125 milioni di dollari.