Le quotazioni di Netflix a Wall street non sembrano aver risentito del via libera alla fusione tra AT&T e Time Warner, il colosso delle telecomunicazioni che cambierà lo scenario competitivo della distribuzione via internet di film, serie tv e altri contenuti di intrattenimento.
Gli analisti di Goldman Sachs sono diventati i più ottimisti sulla compagnia di Reed Hastings, e nonostante i forti guadagni messi a segno dal titolo da inizio anno (+94%) e negli ultimi 12 mesi (+144%), hanno alzato di 100 dollari a 490 dollari il loro obiettivo di prezzo. Vale a dire che si attendono un ulteriore rialzo del 35% riguardo al valore registrato da Netflix. L’analista Heath Terry ha scritto di credere che «l’offerta crescente di contenuti e l’espansione dell’ecosistema della distribuzione continuerà a spingere l’aumento degli abbonati oltre le aspettative del consensus. Sulla base dell’andamento di entrambi, stiamo alzando le nostri stime sui ricavi e sul target price».
Goldman Sachs si aspetta che il gruppo nel 2019 conquisti 32,5 milioni di utenti contro i 26 milioni attesi dal mercato. Facendo riferimento all’intenzione di Netflix di spendere 2 miliardi di dollari in marketing nell’anno fiscale in corso, Goldman Sachs ha scritto nel suo report: «Crediamo che la capacità di Netflix di spendere ancora di più nell’acquisizione di clienti e allo stesso tempo di fare crescere i margini operativi nell’anno intero, secondo noi permetterà all’azienda di fare crescere ancora di più il numero degli utenti».