Il 2 marzo è stato firmato dal neo-premier Mario Draghi il decreto (DPCM) che consente l’apertura dei cinema in zona gialla.
È ufficiale. Il nuovo DPCM entrerà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Dal 27 marzo sarà consentita la riapertura delle sale cinematografiche anche il sabato e i giorni festivi. Le attività di esercizio dovranno ovviamente rispettare le restrizioni riportate nel decreto.
Nelle zone gialle a partire dal 27 marzo prevista la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento sia per il personale che per gli spettatori non conviventi. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.
Nelle zone arancioni e rosse gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto rimangono invece sospesi.
Dallo scorso marzo le varie major hanno dovuto trovare alternative alla classica distribuzione in sala. Alcune società hanno mandato in blocco il proprio listino, come Sony. Altre hanno scelto una distribuzione ibrida sala streaming o puntato sull’accorciamento della finestra cinematografica in modo da anticipare il debutto dei propri film, come Warner e Paramount.
Universal ha fatto da apripista con l’accordo stipulato con AMC Theatres. Dopo essersi scontrate sulle finestre distributive e il lancio digitale di Trolls World Tour hanno stretto un accordo rivoluzionario sul fronte delle proprie finestre distributive. La grande catena cinematografica ha accettato una finestra minima di 17 giorni tra l’uscita del film e la sua messa online su VOD.