La programmazione televisiva risponde all’emergenza Coronavirus con il dominio dell’informazione in tempo reale e un record degli ascolti TV.
Lo scenario televisivo pubblico ritorna alle sue premesse, espresse dal celebre motto “educare, informare e intrattenere”: la programmazione della TV generalista della RAI e delle reti private Mediaset si colora di nuove proposte dedicate, in particolare, ai giovani e a nuovi target in via di definizione.
Il pubblico, quindi, si dilata e si trasforma con l’emergenza in atto, regalando picchi di audience e percentuali di permanenza su programmi di informazione e telegiornali. Se il coronavirus ha inevitabilmente sospeso alcune registrazioni da studio, come “Quelli che il calcio” o “Tv Talk”, l’effetto “virale”, dal punto di vista mediatico, è diametralmente opposto, con una programmazione che conferma la propria presenza in rete e potenzia le rubriche: restano, infatti, attivi “Che tempo che fa”, “Striscia la notizia”, “Grande Fratello Vip”, a cui si aggiungono nuovi titoli dedicati ai ragazzi, con i documentari sul mondo animale di produzione BBC e ZDF.
Il palinsesto televisivo si adatta alle esigenze di un pubblico nuovo, generalmente meno compatto sulla programmazione tradizionale, che si presenta in una forma inedita, con variabili in continuo aggiornamento e una costante brama di notizie: i programmi col record di ascolti TV sono, infatti, talk, con un aumento sensibile degli spettatori in fascia prime time, e le edizioni serali dei telegiornali. Tra i più seguiti questa settimana: Tg2, con 2,6 milioni e 8,5% di share; Otto e mezzo su LA7 con 2,374 milioni di spettatori e il 7,57% di share; Grande Fratello Vip, con 3,743 milioni di telespettatori e il 19% di share.