A un anno dal lockdown, la pirateria è in calo. La pandemia sembra aver inciso su un fenomeno che il settore audiovisivo combatte da anni. I risultati della ricerca Fapav – Ipsos non finiscono qui, ecco tutti i dettagli.
Secondo la ricerca “Pirateria audiovisiva, nuove abitudini e comportamenti illeciti a un anno dal lockdown”, svolta dalla società Ipsos per conto di FAPAV, i casi complessivi scendono a 57 milioni, contro i 243 del 2020 e i 69 del 2019.
In particolar modo, l’incidenza della pirateria di film scende al 25%, e per le serie al 20%. Anche in questo caso il calo non è solo rispetto al lockdown, ma anche riguardo alla situazione pre-pandemia.
La flessione riguarda soprattutto la pirateria fisica e indiretta, mentre quella digitale vede un aumento dal 2019: a fronte di un calo di utenti di servizi download/P2P (11%) e streaming (18%) , vi è infatti una crescita tra gli user di IPTV illecite (21%).
Altro incremento quello della pirateria nel settore degli eventi sportivi live, dove gli atti illegali e l’incidenza crescono del 14%.
Per maggiori informazioni: Rapporto Fapav – Ipsos