Nonostante l’emigrazione di svariati canali dovuta alla Brexit, il Regno Unito resta il paese dal mercato televisivo più prorompente.
È quanto rivela la ricerca dello European Audiovisual Observatory, Audiovisual media services in Europe: Supply figures and AVMSD jurisdiction claims – 2020 edition.
Il report punta a inquadrare il panorama audiovisivo europeo e la legislazione in materia. I dati ottenuti sono disponibili sul database dell’osservatorio MAVISE.
Nello specifico, il Regno Unito ha perso oltre il 50% dei suoi canali televisivi, scendendo da 1230 a 586 nell’arco di due anni, ma rimane comunque il mercato principale, seguito a stretto giro dalla Russia con 524 canali e dai Paesi Bassi con 515.
Sono stati proprio i Paesi Bassi a guadagnare maggiormente dall’esodo inglese, accogliendo il 18% delle emittenti emigrate. La Spagna ne ha accolte il 14%, e ha registrato un aumento di oltre un terzo dei suoi canali televisivi.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla ricerca dello European Audiovisual Observatory