La diatriba tra Sky e Siae prosegue. Mille tra autori e artisti, di cui 4 Premi Oscar, hanno firmato una lettera a supporto del diritto d’autore.
Una lettera di denuncia. Una lettera per affermare l’importanza del diritto d’autore, per come esso è ancora regolato in Italia. Così sono mille i firmatari del manifesto divulgato oggi da Siae (Società Italiana degli Autori ed Editori) a sostegno del diritto d’autore che pone l’accento sulla battaglia portata avanti dalla pay tv di Murdoch: “Da mesi – si legge nella lettera – Sky ha deciso di utilizzare i contenuti creativi frutto del nostro lavoro senza più corrispondere alcuna remunerazione per il loro sfruttamento, come invece prevede la legge sul diritto d’autore e sull’equo compenso”.
“Abbiamo appreso anche – prosegue – che questa emittente sta cercando di utilizzare un’istruttoria contro la Siae, pendente da un anno presso l’Antitrust, per cercare di dare una sorta di legittimazione al suo comportamento contrario al diritto d’autore”. L’Agcm sarà infatti chiamata a pronunciarsi sul presunto abuso di posizione dominante da parte di Siae. Da quanto però Sky non onora gli accordi con Siae? Il tutto sarebbe iniziato 9 mesi fa, a luglio 2017, quando Sky considerato l’arrivo di Soundreef e LEA vuole rivedere i compensi di Siae.
Ed è così che la pay tv ha pagato una cifra determinata unilateralmente, respinta però dalla Siae perché fuori dagli accordi e ritenuta non equa. Così si lancia il grido dei mille, tra cui figurano anche 4 Premi Oscar – Bernardo Bertolucci, Ennio Morricone, Nicola Piovani e Gabriele Salvatores -, che non ammette deroghe: “#Giùlemani dal diritto d’autore”. La lettera Siae poi si conclude con un avvertimento: “Se questa strategia dovesse passare, assisteremmo alla incredibile affermazione del paradosso per cui pagando meno autori ed editori si otterrebbe un aumento della produzione culturale. Un insulto per tutti coloro i quali hanno contribuito a portare l’industria culturale al terzo posto nella nostra economia”.