“Sirene”: le affascinanti creature mitologiche diventano una fiction. Il fantasy di Ivan Cotroneo, con sei puntate ambientate nella Napoli contemporanea, sperimenta un genere totalmente nuovo ed ha successo, anche sui social.
La nuova serie di Rai Uno, che si rivolge a un pubblico generalista e piuttosto giovane, ha esordito giovedì, raggiungendo quasi 5 milioni di spettatori con il 20,6% di share.
Prodotta da Rai Fiction e Cross Production, con la regia di Davide Marengo, la serie vede protagoniste Maria Pia Calzone, Valentina Bellè, Denise Tantucci, Rosy Franzese e Ornella Muti.
«Questa è la prima commedia fantasy prodotta dalla Rai. L’idea è nata dal voler osservare e raccontare i comportamenti umani da un punto di vista di personaggi “non umani”», dichiara soddisfatto Ivan Cotroneo, autore della sceneggiatura insieme a Monica Rametta. L’universo maschile, invece, è rappresentato da Luca Argentero che interpreta Salvatore Gargiulo, un musicista talentuoso, gentile e appassionato, mentre Michele Morrone è Ares, il tritone in fuga.
La serie racconta le avventure di quattro sirene intente ad assicurarsi la prosecuzione della specie. Sbarcano allora sulla terraferma alla ricerca dell’ultimo tritone del Mediterraneo, fuggito dal mondo marino e da un destino di subalternità.
«Per concepire la serie ci siamo ispirati a celebri film romantici, da Vacanze romane a Stregata dalla luna, ma soprattutto a Le ragazze della Terra sono facili, commedia fantascientifica del 1988 dove tre extraterrestri approdano per sbaglio sul nostro pianeta e la terrestre Geena Davis aiuta gli alieni ad assumere sembianze umane. Come è già avvenuto per il musical Tutti pazzi per amore, il risultato positivo degli ascolti mi fa pensare che gli spettatori della tv sono pronti a seguirci anche in storie non convenzionali, che corrono sul confine tra linguaggi differenti», dichiara Cotroneo.