Gli abbonamenti a Netflix e alle altre piattaforme di Video on Demand (VoD) sono cresciuti di 1,2 milioni in sei mesi, a scapito della televisione tradizionale, che nell’ultimo anno ha perso quasi un milione di spettatori.
Le elaborazioni Auditel fatte dallo Studio Frasi per Il Sole 24 Ore dimostrano come tv tradizionale stia perdendo seguito: nel “giorno medio” ha perso 341.000 spettatori, in prima serata, invece, ben 832.804 (dati riferiti alla stagione televisiva, periodo che convenzionalmente va da metà settembre a fine maggio). Ecco i dati per editori: al primo posto La Rai con il 36,75% di share e 125.000 spettatori in meno rispetto al 2018 nel “giorno medio”, segue Mediaset con il 31,5% di share e 185.000 spettatori in meno, Sky con il 6,92 %, Discovery con il 6,7%, Cairo con il 4,21% e Viacom con l’1,45%. In prima serata la Rai e Mediaset si confermano in testa ma in calo rispetto al 2018: -383.752 spettatori e -37,7% di share la Rai, e -562.518 spettatori e -31,67% di share Mediaset.
È da precisare però che Auditel al momento rileva solo gli ascolti da televisore. Entro giugno dovrebbero arrivare le prime rilevazioni su smartphone, pc e tablet e solo allora si capirà quanta parte degli ascolti tv si è solo spostata su altri device.
Intanto però Netflix, Amazon Prime Video e le altre piattaforme VoD si stanno facendo largo. Secondo uno studio di Ernst & Young, in Italia gli abbonamenti alle piattaforme a pagamento sono saliti a 8 milioni (dato a gennaio 2019), in crescita di 1,23 milioni (+18%) in soli 6 mesi, superando anche la pay-tv tradizionale. Tra le piattaforme prese in considerazione da EY, oltre ai colossi Netflix e Amazon Prime Video, ci sono TIMvision, Now Tv di Sky, Infinity di Mediaset e Dazn.
EY ha monitorato anche le piattaforme free YouTube, RayPlay e Mediaset Play. Anche gli utenti free sono in crescita: sono saliti a 22,6 milioni (dato a gennaio 2019) dai 20,9 milioni di giugno 2018. Il totale degli abbonati a piattaforme pay e free di oltre 30 milioni equivale a più del 70% degli utenti internet italiani: l’ascesa della tv via web è ormai inarrestabile.