Nella Laguna l’Umbria Film Commission presenta la regione come location ideale per la realizzazione di film e fiction e ricorda i successi ambientati nel Cuore verde d’Italia.
All’evento “Cineturismo in Umbria. La piattaforma per interventi nel settore”, a cura dell’Umbria Film Commission, svoltosi martedì 4 settembre 2018 nello spazio Italian Pavillon Sala Tropicana nell’Hotel Excelsior a Venezia Lido, la regione si è proposta come set ideale per film e serie televisive di grande successo. Progetti che hanno contribuito notevolmente alla promozione dell’Umbria stessa e che le hanno valso un considerevole apporto di cineturismo.
Tra i progetti più significativi che hanno trovato l’appoggio dell’Umbria Film Commission, spicca sicuramente Don Matteo. La fortunata serie televisiva, prodotta dalla Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, che vede protagonista Terence Hill nei panni di un parroco, è arrivata all’undicesima stagione ed è stata girata tra Gubbio e Spoleto. Da non dimenticare anche un’altra serie tv di successo, Carabinieri, che per le sette stagioni che l’hanno vista in onda su Canale 5 ha avuto come set Città della Pieve.
La città di Terni è invece stata scelta da Roberto Benigni per girare numerose scene del suo film da Oscar, La vita è bella. Dario Argento scelse invece la sezione ebraica del cimitero monumentale di Perugia per una delle scene più famose di Profondo rosso, il funerale della medium Helga.
Anche il presente e il futuro vedono numerose produzioni che trovano il sostegno dell’Umbria Film Commission. È stato a Castel San Felice (Sant’Anatolia) infatti il primo ciak di Copperman, il nuovo film con Luca Argentero – prodotto da Eliofilm con Rai Cinema e Notorious Pictures – che avrà poi come set principale la città di Spoleto. Tra Bevagna, Montefalco e Torgiano è stata invece girata la serie TV Sara e Marti, prodotta da Stand By Me in collaborazione con The Walt Disney Company Italia.
Foligno è il set del nuovo film di Pierluigi Di Lallo, Nati due volte, che vedrà protagonisti Fabio Troiano, Euridice Axen e Marco Palvetti.